Una volta la parola “camminare” era un verbo senza significato per me. Camminare era noioso e non serviva alla mia salute. Così pensavo. Perché devo camminare? Per quale motivo? 

Quando facevo delle camminate con gli amici, non ero felice. Muovere i miei piedi in avanti non mi dava gioia. Ma quando sono arrivata in Austria venti anni fa, qualcosa è cambiato. La mia casa era lontana dal paese. C’erano boschi, colline e campi. Avevo anche un cane e questa era una nuova esperienza per me. Inoltre, avevo TEMPO perché non lavoravo più. All’inizio ho esplorato i dintorni: raccoglievo rami, foglie o pigne per decorare la mia casa. Più tardi ho fatto molte passeggiate sola con il mio cane. Il silenzio, gli alberi, la nebbia, la neve, il sole – tutto questo mi dava pace. I miei occhi scoprivano la natura. Non camminavo ancora tutti i giorni come routine, ma questa attività ora mi piaceva. 

Quando i bambini erano piccoli, non facevo escursioni: preferivo andare a sciare, nuotare, slittare, andare in bicicletta. Solo quando visitavo una nuova città, facevo delle vere camminate. Volevo vedere tutti i monumenti, le chiese e i musei. E i miei piedi erano molti stanchi!

Negli ultimi anni, ho cambiato la mia idea sul “camminare”. I figli sono cresciuti e vivono indipendenti. Ora sono sola a casa con mio marito. Così, abbiamo cercato delle attività diverse, meno faticose e più adatte alla nostra età. Facciamo delle lunghe passeggiate assieme, parliamo di tanti argomenti, osserviamo la bellezza della natura. Talvolta fa caldo, talvolta fa freddo. Camminiamo la mattina presto o la sera tardi. Adesso “camminare” è una parte importante della mia vita.

Non è più noioso, anzi, è impegnativo e appassionante. Quando sono depressa, triste o arrabbiata, faccio una passeggiata di trenta minuti e quando torno a casa mi sento più leggera. La natura assorbe le mie emozioni negative. Ho cominciato un viaggio dentro me stessa. Ora pratico lo yoga, mi curo con medicine alternative, faccio meditazione, leggo libri di filosofia. Vedo le persone come una parte del complesso sistema della natura. Anche camminare è un viaggio.

 

Il libro della mia amica Amelia Marriette “Walking into Alchemy: The Tranformative Power of Nature” mi ha offerto degli spunti per pensare. Trovo dei piccoli tesori nella vita quotidiana; non ho più grandi aspettative dalla vita; cerco il piacere nelle esperienze che vivo. Da lei ho imparato la costanza. Amelia ha fatto la stessa passeggiata ogni settimana per un anno intero. La costanza aiuta a raggiungere un obiettivo. Il mio progetto è di arrivare in cima al castello di Griffen ogni giorno. Mi servono solo sessanta minuti, su e giù.

 

Camminare” dà forza ed energia al mio corpo.  Camminare” rende i pensieri lucidi e chiari nella mia mente. “Camminare” regala pace e serenità al mio spirito.

Ho scritto questo testo in inglese nel Blog di Amelia Marriette, che mi ha gentilmente invitato. Amelia Marriette è una autrice inglese e vive a Bad Sankt Leonhard. Due anni fa ha scritto il libro “Walking into Alchemy: The Tranformative Power of Nature” in inglese e nell’autunno 2021 è uscita l’edizione in lingua tedesca. Per maggiori informazioni ecco il link.

https://www.ameliamarriette.com

https://www.ameliamarriette.com/post/is-walking-boring-written-by-my-guest-blogger-sabrina-balin

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