La mia musica preferita: Jovanotti

La mia musica preferita: Jovanotti

Da tempo volevo scrivere un altro testo su uno dei miei cantanti preferiti. E l’occasione è arrivata perché il 2 luglio 2022 ho partecipato al mega evento estivo chiamato “Jova Beach Party” che si è tenuto a Lignano. Di chi parlo? Parlo di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, il cantante che negli anni Ottanta-Novanta ha fatto conoscere il rap e l’hip-hop in Italia.

A quel tempo, quando facevamo le feste in casa o andavamo in discoteca, le sue canzoni “Gimme Five” o “È qui la festa?” ci facevano ballare con entusiasmo e allegria. Erano gli anni del boom economico, c’era benessere nelle famiglie, si respirava ottimismo e gioia di vivere. Le canzoni di Jovanotti esprimevano esattamente quella carica di energia che noi ragazzi avevamo nel corpo. Ascoltare “Sono un ragazzo fortunato” oppure “Io penso positivo” oppure “Estate 1992” mi fa riprovare quelle emozioni positive di allora e mi sento piú allegra.

Al concerto di sabato io e altre quarantamila persone abbiamo ballato in spiaggia per tre ore di seguito al ritmo dei suoi successi vecchi e nuovi come “L’ombelico del mondo”, “Viva la libertá” e altri ancora. Il Jova Beach Party non è un vero concerto, è una festa per tutti, giovani e vecchi e bambini. Abbiamo fatto il bagno, abbiamo preso il sole, abbiamo mangiato e bevuto, abbiamo cantato e ballato e saltato. Ci sono stati ospiti come Gianni Morandi e Max Pezzali che si sono divertiti sul palco assieme a lui. E tutti si sono emozionati. Lorenzo è una persona vera, che esprime con sinceritá i suoi sentimenti verso il pubblico, verso la sua famiglia, verso i suoi amici e colleghi di lavoro. Alla fine del concerto aveva gli occhi lucidi di lacrime quando ha ringraziato i suoi fan. E devo ammettere che ho quasi pianto anche io…

 

L’amore che prova per la moglie e la figlia si percepisce in canzoni come “A te”, “La mia ragazza magica”, “Per te”, “Un raggio di sole”. La sua musica ti entra direttamente nel cuore e i testi sono di una dolcezza infinita. Molte volte mio marito, se mi vuole mandare un messaggio d’amore, mi dedica una delle tante canzoni di Jovanotti. Cosí ci ricordiamo il tempo in cui avevamo vent’anni e ci siamo innamorati.

Negli ultimi anni Lorenzo ha scritto molte canzoni che caratterizzano il suo impegno nel sociale e nell’ecologia. Anche il Jova Beach Party è sostenuto in parte dal WWF. Un grande progetto ambientale per la pulizia e il recupero di spiagge, laghi e fiumi è collegato a questa sua tournée estiva 2022.

 

La musica di Jovanotti è parte della mia vita, mi accompagna nei momenti piú felici e nei momenti piú intimi. Le sue parole parlano di temi universali come amore, bellezza, rispetto di altre culture e di altre religioni, pace, armonia con il mondo intero. Lui è un pezzo della meravigliosa Italia che io ho portato con me in Austria.

La sera prima del concerto ho avuto la fortuna di essere in spiaggia ed assistere alle prove. Qui sotto trovate il mio video amatoriale con la sua canzone d’amore „A te“.

 

Abonnieren Sie jetzt meinen Blog!

[email-subscribers-form id="1"]

Fare shopping: croce o delizia?

Fare shopping: croce o delizia?

Italienisch Niveaustufe B1

Negli ultimi due anni ho frequentato poco i negozi di abbigliamento: il mio armadio era abbastanza pieno di capi ancora buoni, non avevo bisogno di cambiarmi spesso per i miei corsi, non mi “facevo bella” per andare in bar e ristoranti. Ma è arrivato il punto in cui, aprendo i cassetti e le ante del mio armadio, non avevo piú neanche una camicia, un paio di pantaloni o un maglione da mettere.

Con gli anni le forme del mio corpo sono cambiate. I jeans attillati mi stringono nella pancia e nelle gambe; le maglie e le gonne troppo corte non si addicono ad una cinquantenne; le magliette aderenti mi provocano ondate di calore, mentre con una sola camicia ho freddo. Insomma, piano piano, ho dovuto scartare quasi tutto l’abbigliamento che possedevo. L’ho messo in una scatola, chissá, forse in vecchiaia torneró magra.

E cosí, la settimana scorsa, ho deciso di fare “shopping”. Questo verbo inglese è entrato nel vocabolario degli italiani da poco tempo. In italiano usiamo l’espressione “vado a fare spese”, oppure “vado a fare un po’ di acquisti” che significa andare nei negozi di abbigliamento e scarpe per comprare nuovi vestiti. Attenzione alla differenza con l’espressione “vado a fare la spesa” (= vado al supermercato).

Ho sempre adorato fare shopping, seguire le tendenze della moda, comprare accessori. Ero alta e magra. Ogni giacca, ogni pantalone, ogni cappotto, ogni berretto mi stava benissimo. Potevo portare a casa tutto ció che volevo. Ora non piú. Ecco come è andata la settimana scorsa.

Il mio giro di acquisti è partito dalla filiale di una grande catena internazionale. Avevo tempo, c’era poca gente, gli scaffali erano in ordine. Ho camminato per un’ora tra carrelli e mobili colmi di vestiario. Ho guardato e ho toccato ogni capo. Ho letto ogni etichetta su camicie e pullover: materiale, provenienza, produzione. Dopo un’ora ero giá innervosita: ho scartato tutto ció che era fatto di fibre sintetiche e tutto ció che era prodotto in Cina. Non é rimasto quasi niente. Dov’è il cotone? Dov’è la lana? Ero frustrata.

Inoltre, lo stile attuale ci impone pantaloni larghi e comodi (va bene, ma mi sembrano delle tute da ginnastica!); vestiti larghi e dritti senza forma; gilet lunghi di lana che assomigliano ai grembiuli della nonna; cardigan troppo larghi sopra a magliette troppo corte; camicie svolazzanti impossibili da inserire nei jeans. Ma come fa una donna (di cinquant’anni) a sentirsi sexy? Dove sono finite le classiche camicie eleganti che segnano il petto e il punto vita? Dove sono finiti i pantaloni che arrivano alle scarpe e non al polpaccio? Esistono delle gonne che non siano minigonne per teenager? Sono sempre alta e non sono piú magra. Ma non voglio vestirmi “da vecchia”, come dice mia figlia. Purtroppo, devo ammettere che la moda attuale mi ha deluso.

La mia visita ad altri due negozi piú esclusivi non ha migliorato il mio umore. Ha solo confermato le mie impressioni iniziali. Tutto è maxi, larghissimo, lunghissimo, comodissimo. Oppure mini, strettissimo, aderentissimo. Una moda per stare in casa o una moda per giovani ragazze da discoteca. Niente a metá strada.

Sono tornata a casa esausta e depressa senza le classiche borse rigide dello shopping che ti riempiono il cuore di felicitá (avete presente il film “Pretty Woman” quando Julia Roberts torna da Rodeo Drive?). E per voi, fare spese è piú croce o piú delizia?

 

 

 

 

 

Abonnieren Sie jetzt meinen Blog!

[email-subscribers-form id="1"]